Liposcultura Pieve Emanuele

Come eliminare il grasso in eccesso e ritrovare la forma

L’intervento di Liposcultura Pieve Emanuele è quello che permette più di tutti di rimodellare i contorni del corpo, andando ad agire sui depositi di grasso che spesso si localizza sull’addome, sulla pancia, sui glutei, nelle cosce, sulle braccia, sui fianchi ma anche sul mento, sulle ginocchia, sulle caviglie etc.

La rimozione di cellule adipose localizzate consente di ridefinire i contorni del fisico che ritrova così la sua forma.

NB: naturalmente, questo tipo di intervento non va considerato come una possibile via di scampo poiché non è un trattamento per perdere peso.

Non si tratta dunque di un’alternativa a uno stile di vita sano che va sempre mantenuto se si vuole che i risultati ottenuti con la chirurgia estetica siano duraturi nel tempo.

Le tecniche per eliminare il grasso in modo chirurgico non sono soluzione e terapie per l’obesità e il sovrappeso.

Quali sono i requisiti

Prima dell’intervento, Il chirurgo plastico valuta lo stato di salute generale di chi intende sottoporsi alla Liposcultura Pieve Emanuele ricercando problemi che possano risultare di ostacolo in sala operatoria come malattie cardiovascolari, anche avute in precedenza da parenti stretti come genitori e nonni, nonché problemi di coagulazione, allergie a farmaci come antibiotici e anestetici.

Un altro fattore molto importante per la buona riuscita dell’intervento è l’elasticità dell’epidermide.

Se la pelle è poco elastica, questa potrebbe non adattarsi ai nuovi profili del corpo che sono stati ridotti con l’aspirazione del grasso, creando così un anti estetico rimasuglio di pelle, un lembo penzolante che vanifica il lavoro fatto.

Prima di procedere, vengono sempre fatti gli esami del sangue e anche altri esami a discrezione del chirurgo.

Il paziente che intende sottoporsi a questo tipo di intervento deve smettere di fumare, interrompere la somministrazione di contraccettivi orali, non prendere farmici contenenti acido acetilsalicilico o altre sostanze che hanno un effetto vaso dilatatore.

Come si esegue

Si può considerare la Liposcultura Pieve Emanuele come l’evoluzione della liposuzione poiché le cannule che hanno il compito di drenare via le cellule adipose localizzate in eccesso hanno un diametro ancora inferiore: si parla di 2 – 3 millimetri contro i 5, ma anche 7 – 8, delle cannucce aspiranti che si usano per la tecnica tradizionale.

Per tale ragione, questo nuovo trattamento è preferibile per ottenere risultati ancora maggiori, evitando avvallamenti e irregolarità nella rimozione del grasso sottocutaneo.

Il chirurgo plastico esegue dei piccoli fori dove inserisce delle cannule che aspirano il grasso dopo che è stato distrutto e disgregato con l’iniezione di liquidi che agiscono con le particelle adipose.

I dettagli dell’operazione

Per procedere con l’operazione, si esegue un’anestesia locale ma si può prevedere anche quella generale nel caso in cui si intervenga su zone più vaste del corpo.

Solitamene, questo intervento si esegue in day hospital, cioè la sera il paziente è già a casa sua.

Il soggetto operato resta in osservazione durante la notte solo se ha subito un’anestesia generale o se ci sono state delle complicazioni durante il trattamento.

La durata dell’intervento può andare da un minimo di 30 minuti fino anche a 3 ore in sala operatoria.

Dopo l’intervento

Il compito della guina è quello di tenere la nuova forma del corpo creata con l’operazione e far aderire ben la pelle che deve tendersi, ecco la ragione per cui la pelle deve avere un buon grado di elasticità altrimenti gli sforzi fatti sono vanificati.

È bene portare la guina o altri indumenti contenitivi per almeno 3 – 4 settimane dopo l’intervento.

La forma rimodellata del corpo si vede non appena il gonfiore e la tumefazione passano, cioè circa 2 settimane durante le quali è anche possibile assumere dei farmaci contro il dolore, sempre sotto prescrizione del chirurgo estetico.

I primi 2 – 3 giorni dopo l’intervento sono da passare a riposo assoluto.

Le nomarli attività quotidiane, comprese quelle che prevedono un certo affaticamento, possono essere riprese non prima di 20 – 30 giorni.

Si può praticare una qualche attività sportiva ma non faticosa; il chirurgo approva una camminata a passo svelto ma dipenda dalla zona che è stata trattata, in caso è meglio rimandare.

Anche l’esposizione al sole va rimandata per circa un mese.

I risultati

Il risultato finale si fa attende un po’: gonfiore, tumefazione ed ecchimosi passano solo dopo alcune settimane mostrando il corpo rimodellato.

La buona riuscita dell’operazione dipende anche dalla capacità del chirurgo estetico che perciò deve esser uno specialista abilitato e con molta esperienza in questo campo per cui è bene far affidamento solo su centri specializzati con le migliori recensioni.

I risultati sono più duraturi per chi ha già un regime alimentare equilibrato e sano.

Uno stile di vita sano, infatti, aiuta a mantenere nel tempo i nuovi contorni del corpo creati dal chirurgo plastico tramite l’aspirazione delle cellule adipose in eccesso.

In questo quadro va compreso anche lo sport: praticare dell’attività fisica con regolarità aiuta a restare in forma e non vanificare l’operazione fatta.

Se non si segue uno stile di vita sano e bilanciato, i depositi di grasso tornano di nuova a crescere, perdendo ben presto la linea.

I rischi e le possibili complicazioni

Questo è un intervento che viene considerato poco invasivo perché pochi rischi ma non per questo nulli, dato che si tratta pur sempre di un intervento chirurgico.

Dopo l’intervento, il dolore avvertito può essere medio – forte e si presenta anche edema e gonfiore.

Le cicatrici di questo tipo di intervento sono per fortuna minuscole, appena 3 mm, e spesso i tagli vengono fatti in corrispondenza di pieghe naturali della pelle così da risultare invisibili.

I rischi collegati alla sala operatoria sono quelli di tutti gli interventi; purtroppo non si può mai sapere come reagirà l’organismo all’anestesia e altri farmaci, fattori che possono provocare effetti indesiderati, anche gravi.

Il rischio maggiore è rappresentato dal fatto di aver esposto il corpo tramite i tagli chirurgici.

Per quanto piccoli siano, esiste sempre il rischio di esposizione a batteri esterni che possano creare infezioni.

In particolar modo, i batteri presenti in ospedale e altre strutture simili risultano essere piuttosto resistenti agli antibiotici, creando non pochi problemi.